FRI-Tur
Al via l'incentivo per la digitalizzazione e la sostenibilità ambientaleFRI-Tur
Incentivi per la digitalizzazione delle imprese turistiche
Tra le spese finanziabili attraverso i fondi messi a disposizione dal FRI-Tur, anche quelle finalizzate alla digitalizzazione delle strutture ricettive.
Ad esempio:
Gestione della Clientela
Software per gestire la clientela, marketing, vendite, amministrazione e servizi al cliente
Prenotazioni/acquisti online
Piattaforme per prenotazioni, acquisto e vendita online di pernottamenti, pacchetti e servizi turistici
Relazioni con i clienti
Software per la gestione delle relazioni con i clienti (CRM)
Pagamenti elettronici
Dispositivi per i pagamenti elettronici e i sistemi per la gestione e la sicurezza degli incassi online
Cos'è FRI-Tur?
FRI-Tur (Fondo Rotativo Imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è un incentivo previsto dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Misura M1C3 investimento 4.2.5) e promosso dal Ministero del Turismo, che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive soprattutto in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono rivolte a:
- alberghi
- agriturismi
- strutture ricettive all’aria aperta
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
- stabilimenti balneari
- complessi termali
- porti turistici
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Requisiti
Al momento della presentazione della domanda, le imprese devono possedere i seguenti requisiti:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
- essere in regime di contabilità ordinaria
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca
non ricadere nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’Avviso
Per cosa è possibile chiedere gli incentivi?
Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
- riqualificazione energetica
- riqualificazione antisismica
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- digitalizzazione
- acquisto o rinnovo di arredi
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Quali sono le agevolazioni?
Sono previste due forme di incentivo:
- l’erogazione di un contributo diretto alla spesa da parte del Ministero del Turismo: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
- La concessione di un finanziamento agevolato da Cassa Depositi e Prestiti: ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
Gli incentivi – cioè la somma del finanziamento agevolato + contributo diretto alla spesa – sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento UE 651/2014).
Se le singole unità interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del territorio nazionale, le percentuali di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) e di Contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione della singola unità locale.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Quando presentare la domanda?
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023.
Per inviare la domanda è indispensabile:
- Essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE)
- Accedere all’area riservata per compilare online la domanda
Inoltre, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
Al termine della procedura online viene assegnato un protocollo elettronico.
Le domande sono esaminate in ordine cronologico di presentazione.